Una città aperta viva e vitale che ha nel commercio o meglio nelle attività di vicinato il suo cuore pulsante: è stata questo oggi il tema del convegno promosso da Ascom Ferrara, Confcommercio, Comune di Ferrara, Reti Professioni Ferrara ed Unife nella sala dell'Arengo a Ferrara. 

Nel suo  saluto il sindaco Alan Fabbri - trattenuto da motivi di forza maggioreha voluto sottolineare: "Il commercio è linfa vitale per ogni realtà e contribuisce all’identità di un territorio. Da questi presupposti siamo partiti per lavorare, in linea con gli obiettivi delineati nel Pug e in collaborazione con le associazioni di categoria, sulla valorizzazione del commercio di vicinato, che è sinonimo di identità, tradizione, ma anche innovazione di un luogo. Il Comune ha inoltre istituito l’albo delle botteghe storiche perché esse, quanto un monumento o un museo cittadino, sono elementi caratteristici di Ferrara, riflettono la tradizione della nostra città e sono un punto identitario importante in cui riconoscersi e di cui andare fieri".

Ad introdurre i lavori l'assessore alla Cultura Marco Gulinelli : " Si è concluso il lavoro di formazione  sul PUG. Ora si apre un percorso di partecipazione democratica con i cittadini, i privati e le imprese che hanno presentato le loro osservazioni, ascoltare tutta la città è cruciale. Perché il PUG influisce sulla vita quotidiana di tutti e sulle opportunità economiche future della nostra città" 

A seguire il presidente provinciale Ascom Marco Amelio ha dato una prima visione della situazione con un articolare attenzione al progetto Confcommercio "Open Cities": In questo percorso siamo nell'alveo di quanto auspicato con forza  da Confcommercio che considera  la città come “laboratorio del cambiamento” e si propone come piattaforma di conoscenza ad ampio spettro  per migliorare i centri urbani e sostenere le attività di vicinato. La volontà è quella di promuovere una nuova visione della città, sostenendo politiche urbane e territoriali per migliorare l’ambiente urbano e la vita dei cittadini, favorendo iniziative per lo sviluppo delle economie locali attraverso iniziative di collaborazione tra Pubblico e Privato con politiche ad hoc legati a contributi per sviluppare le attività di vicinato, sostenendo le politiche per calmierare gli affitti ad uso commerciale ed ancora con azioni specifiche di valorizzazione all'interno del Piano urbanistico Generale che valorizzino il ruolo economico e sociale delle attività di vicinato". 

Ad aprire la mattinata di riflessioni e proposte la relazione di Gabriele Tagliaventi, professore di Architettura tecnica ad Unife che ha ha spiegato: "Max Weber scriveva che "la Città è un Luogo di Commercio". Il Commercio è essenziale perché si abbia una Città e, soprattutto, una Città Sana ed Efficiente. Negli ultimi 20 anni il rapporto fondamentale tra Città e Commercio è entrato in crisi, ma ci sono Tecniche che possono contribuire a ristabilire una relazione virtuosa. Questo intervento analizzerà casi di studio relativi a città europee e americane ed evidenzierà le Tecniche di Rigenerazione Urbana che possono contribuire alla Rinascita degli spazi commerciali dentro la città, contribuendo ad aumentare la sua attrattività. Vedremo in parallelo - ha detto Tagliaventi - i casi di 2 città demograficamente simili come Nizza e Bologna ed esempi di Rigenerazione Urbana basati sulla rivitalizzazione dei luoghi del Commercio a Parigi, Plessis-Robinson, Yerres mentre analizzeremo alcuni nuovi quartieri urbani integrati realizzati in America negli ultimi 20 anni"

Su questa scia l'intervento di Alessandro Bucci presidente di Rete Professioni Ferrara che ha sottolineato quanto sia necessario "Un nuovo Piano di Valorizzazione Commerciale dotato di nuovi strumenti urbanistici e fiscali: Cosa può fare l’urbanistica? Molto, moltissimo, ma non tutto. Un fatto è certo: dove l’ambiente urbano non ha determinate caratteristiche, le attività sono destinate a fallire. Ogni architettura del commercio ha la sua “medicina”.  Il negozio di vicinato ha bisogno di qualità dello spazio pubblico, accessibilità, pedonalità, sistema di strade e piazze con sufficiente numero di abitanti e un passaggio davanti alle attività indotto anche da altri elementi, per esempio il turismo". 

Suggestioni preziose coordinate dal direttore generale Ascom, Davide Urban: "Un convegno che vuole essere il primo passaggio di un esperienza nella quale com Ascom ci mettiamo a disposizione per dare il nostro contributo e che trovi proprio qui a Ferrara la realizzazione di quella Città Aperta, un cantiere di idee e proposte che trovino applicazione nella collaborazione tra Pubblico, Privato ed Università partendo proprio da un elemento sul quale c'è condivisione...ossia il commercio come cuore della città" . 

E proprio sul progetto Open Cities è poi entrato nel merito Pietro Testa responsabile del dipartimento di Urbanistica e Rigenerazione Urbana della Confcommercio nazionale che: "Sostiene la necessità di una visione e di strategie per rafforzare l'economia delle città, migliorare l'ambiente urbano e potenziare le relazioni sociali e culturali attraverso lo sviluppo di politiche urbane integrate, che coinvolgano diversi attori a partire dalle imprese del terziario e dalle loro rappresentanze territoriali. Con questo obiettivo, è stato avviato il progetto Cities – Città e Terziario: Innovazione Economia Socialità, che ha l’obiettivo di sviluppare competenze e conoscenze innovative idonee ad affrontare i cambiamenti in corso nelle nostre città, contribuire alla definizione e allo sviluppo di strategie e politiche urbane che mettano al centro le economie di prossimità e sperimentare sul campo la loro fattibilità. Cities si fonda sul consolidamento di una comunità di pratiche di quanti operano nel sistema Confcommercio e che, con la piattaforma web OpenCities, si concretizza in un ecosistema digitale che favorisce lo scambio e l’apprendimento collettivo per condividere idee, esperienze, saperi, progetti e strategie.

Un contributo è arrivato anche dal presidente nazionale di Federazione Moda Italia Giulio Felloni che nel suo intervento a salvaguardia del commercio di vicinato ha voluto "rimarcare il valore indissolubile tra identità, cultura e commercio a Ferrara e con nel resto del Paese e sottolineare il prezioso contributo del made in Italy"

Ma  quale rapporto esiste tra attività di vicinato ed forese? Un quesito sul quale intervenuto l'architetto Claudio Fedozzi: "In particolare nelle frazioni il rapporto intenso e speciale tra cliente e negoziante che determinava non solo una transazione economica ma una fondamentale componente sociale ed identitaria. Porre le condizioni per una salvaguardia delle attività di vicinato significa recuperare il senso della socialità, della relazione, dell'identità di un luogo che senza le attività di vicinato rischia di essere solo un conglomerato grigio di abitazioni con ampie fasce di popolazione (anziani) esclusi dai servizi. Il Pubblico deve creare le condizioni eque per sviluppo organico della città e del territorio, frazioni comprese"

Non è mancato l'approfondimento sul Piano Urbanistico Generale che verrà adottato entro l'estate con le parole di Fabrizio Magnani, dirigente del settore tecnico del Comune di Ferrara: "In questi anni l’Amministrazione comunale ha posto particolare attenzione sulle attività commerciali di vicinato, sia in centro storico che nel forese, agevolando gli esercenti con deroghe ad hoc e offrendo loro la possibilità di ampliare la superficie delle proprie realtà. Si è inoltre lavorato sulla valorizzazione e sul recupero delle botteghe storiche, cercando di convogliare la grande distribuzione lungo le direttrici commerciali esterne al centro storico". 

Su un piano più regionale con riferimento alle economie di prossimità ha dato il suo contributo Pietro Fantini, direttore della Confcommercio dell'Emilia Romagna: "La Nuova legge sullo Sviluppo delle Economie urbane voluta dalla Regione e che ha visto il nostro convinto supporto è sicuramente lo strumento concettuale per supportare una nuova vision per gli esercizi di vicinato. Ora peraltro si entra nella fase operativa con un bando di dieci milioni a supporto delle attività di prossimità, in apertura il prossimo 16 aprile, che andrà a sostenere l'economia di prossimità con un attenzione anche transizione ambientale piuttosto che digitale. Una città vitale ha un tessuto commerciale vivo e reattivo". 

"Con questo progetto abbiamo inteso mettere la nostra competenza al centro di un dibattito con le istituzioni e con l’opinione pubblica come autorevole soggetto di rappresentanza e promuovere una nuova visione della città, sostenendo politiche urbane e territoriali per migliorare l’ambiente urbano e la vita dei cittadini, favorendo iniziative per lo sviluppo delle economie locali" ha concluso il presidente Amelio. 

In allegato foto relatori ed un momento dei lavori

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